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[Italien]Oral bac idea di progresso

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[Italien]Oral bac idea di progresso
Message de caminataure posté le 25-03-2015 à 19:48:27 (S | E | F)
Bonjour, je suis en terminale Littéraire et je viens d'apprendre que mon oral blanc du bac est la semaine prochaine. J'ai donc rédigé en vitesse mon dernier oral du bac d'italien ayant pour thème "idée de progrès". Pourriez-vous me dire quelles sont mes fautes s'il vous plait ? Merci d'avance.

Parlero della nozione d’idea di progresso studiando la seguente domanda : che possiamo dire dell’evoluzione della lingua italiana ?
Secondo la definizione del dizionario, un’idea è una rappresentazione astratta elaborata dal pensiero, di una persona, un oggetto o qualcosa di altro. È anche un modo personale di vedere il mondo o una cosa. Il progresso è il fatto di avanzare, di andare verso uno scalino più alzato, di stendersi, di accrescersi, in differenti tappe... Considerato come un attrezzo principale d’orientamento nella complessità del mondo, il concetto di progresso a accompagnato i grandi momenti della Storia. Attraversa e urta gli eredità e le tradizioni, trascinando una granda varietà di processo d’evoluzione, così come delle resistenze di fronte al cambiamento. Vedremo i progressi incontrati dalla lingua italiana nel tempo. Dapprima, studieremo come la lingua italiana è diventata nazionale. In seguito, vedremo le difficoltà incontrate. Infine, vedremo le diffcoltà che lei incontra ancora oggi.

La lingua italiana che conosciamo oggi viene di due scrittori tescani : Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Sono « i padri della lingua italiana ». Questi due scrittori datano del Medioevo. Dante era un poeta e fu il primo che ha proposto di fare una lingua letteraria italiana. Volevo un’unità linguistica, culturale e nazionale. Ha detto questo nel suo poesia De vulgari eloquentia (sulla retorica in volgare), scritto in latino. Il suo voto era sopprimere l’egemonia del latino definendo una lingua letteraria volgare, del popolo. Petrarca, anche lui, era un poeta. Le sue canzione e i suoi sonetti sono fra i più celebri della letteratura italiana, e la sua lingua è stata giudicata per secoli un esempio di perfezione da imitare. Questi due scrittori si ispirano dei differenti dialetti parlati in Italia e, soppratutto, del dialetto fiorentino. Alessandro Manzoni, un altro paeta fiorentino ha, anche lui, partecipato alla creazione di una lingua italiana nazionale. Ha suggerito al neonato Regno d’Italia di parlare « fiorentino » per « fare gli italiani ». Il suo manoscritto autografo è stato ritrovato nel 1868, su incarico del ministro della Pubblica Istruzione Emilio Broglio. L’italiano è stato quindi creato dagli scrittori fiorentini, tescani, che scrivevano in questa lingua. Eravano degli modelli per gli altri. Tuttavia, malgrado il fatto che ci fu molte persone che hanno operati per la creazione di una lingua nazionale. Questo fu veramente difficile imporre questa lingua vicino dalla popolazione ricalcitrante.

A questa epoca, gli italiani parlevano un dialetto, secondo la loro regione. Le persone anziane non volevano imparare un’altra lingua. I giovani imparevana questa grazia alla scuola. Tuttavia, la scuola fu obbligatoria veramente tardivamente. Una prima riforma è stata fata nel 1861, rendendo la scuola elementare obbligatoria ma solo nel 1er biennio, ma non era bastando, per veramente imparare la lingua. Ha occorse aspettare 2007 per l’obbligo della scuola fino a 16 anni. Dunque, era veramente difficile, prima, di imparare a parlare e scrivere italiano, di essere coltivato. I giovani non mettevano i loro figli a scuola, o solamente fino a circa 10 anni, perché avevano bisogno di loro per il lavoro. Abbiamo studiato questo con un estratto del romanzo Padre Padrone. In questo documento, un romanzo autobiografico scritto da Gavino Ledda, abbiamo visto la storia del giovane Gavino, che il suo padre ha tolto da scuola, avendo bisogno di lui per lavorare. La mentalità dell’epoca era di favorire il lavoro, riportando degli soldi, all’educazione, giudicata inutile. La mancanza di istruzione era molto ricorrente, sopprattuti per alcune classi sociali, essenzialmente le classi lavoratori agricoli. Qui, il padre di Gavino è un padrone. Lui parla il dialetto e non ha imparato l’italiano perché non è andato a scuolo, probabilmente portato via il suo padre, anche lui, quando era giovane. Possiamo dire che la TV agevola anche molto l’uso del Italiano e ha permesso la fine dell’alfabetizzazione. Tuttavia, tutta la gente non aveva la TV, all’epoca, perché costava molti soldi. Le persone andavano ai bar, dove c’era una TV per tutti. Ci erano anche delle lezioni d’italiano organizzato, che erano trasmessi alla TV per fare approfittare a tutti. Abbiamo studiato due delle queste lezioni, che erano fato da Alberto Manzi. Il y avait surtout des personnes d’un certain age. Possiamo dire che la scuola è veramente importante per l’apprendistato della lingua perché da a tutti i codici necessari per vivere nella scuola e capire come funziona. Inoltre, a scuola, è l’italiano e non il dialetto che è imparato.


Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 25-03-2015 à 19:48:41 (S | E)
Dunque, questo ha messo fine a l’uso del dialetto. Tuttavia, le difficultà non si fermano a questo.

Ancora oggi, la lingua italiana incontra delle difficoltà. Particolarmente a causa del fatto che, oggi, ci sono sempre più giovani che usano delle abbreviazioni, per scrivere dei messaggini, dei sms per esempio, o ancora suoi blog... Scrivono sempre più velocemente, fanno molte errori. Questo può presagire delle consequenze negative per la lingua italiana e sul fatto che la gente parla dunque meno bene. Oggi, paragonato all’inizio del 20 secolo per esempio, i professori e, in generale, l’educazione nazionale, danno meno importanza agli errori a scuola. I dettati sono meno sanzionati, ci sono stati delle reforme... Tuttavia, possiamo dire che le persone che sanno bene parlare, sanno anche bene scrivere e loro non possono essere manipolati e non possono parlare male dopo. Inoltre, alcuni persone usano delle abbreviazioni per scrivere più velocemente, durante le lezioni per esempio. Alcuni persone fanno anche qualche errori, di tanto in tanto. Tuttavia, non possiamo dire che la lingua italiana è la vittima di queste persone e che lei subbisce delle difficoltà da questo. Ma, i giovani devono parlare e, sopprattuto, scrivere meglio perché, altrimenti, ci erano delle consequenze negative.



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de atwulf, postée le 26-03-2015 à 01:35:46 (S | E)
Bonjour Caminataure
Je désire attirer votre attention sur la vie d'Alessandro Manzoni. Il n'est pas florentin. Il se rend à Florence après avoir vécu à Milan et à Paris car il apprécie la "langue du peuple" qu'on parle en Toscane.
Il est né (et il est mort) à Milan.

On voit bien que vous avez rédigé ce texte "en vitesse" mais... ansi il y a trop d'erreurs à corriger!
Je ne vous signale maintenant, que les fautes de concordance:
"eredità" est féminin: vous n'avez pas accordé le determinant;
"poesia" est féminin alors que "poema" est masculin (De vulgari eloquentia n'est pas une poesie);
Dans des phrases comme:
-delle lezioni d’italiano organizzato, che erano trasmessi alla TV
-Abbiamo studiato due di queste lezioni, che erano fatto da Alberto Manzi
il faut accorder les participes passés "trasmessi" et "fatto" avec le nom auquel ils se référent;
"fanno molte errori": errori est masculin;
-ci sono stati delle reforme... "riforma" est féminin;
-le persone che sanno bene parlare .. .. e loro non possono essere manipolati : "persone" est féminin;
"alcuni persone": idem

Quant aux fautes d'orthographe, surtout la déclinaison des verbes, cherchez de les corriger vous-même, je chercherai à les réviser au plus tôt (s'il y en aura besoin).

Bon courage!



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 29-03-2015 à 17:47:28 (S | E)
Parlero della nozione d’idea di progresso studiando la seguente domanda : che possiamo dire dell’evoluzione della lingua italiana ?
Secondo la definizione del dizionario, un’idea è una rappresentazione astratta elaborata dal pensiero, da una persona, un oggetto o qualcosa di altro. È anche un modo personale di vedere il mondo o una cosa. Il progresso è il fatto di avanzare, di andare verso uno scalino più alzato, di stendersi, di accrescersi, in differenti tappe... Considerato come un attrezzo principale d’orientamento nella complessità del mondo, il concetto di progresso ha accompagnato i grandi momenti della Storia. Attraversa e urta le eredità e le tradizioni, trascinando una grande varietà di processo di evoluzione, così come delle resistenze di fronte al cambiamento. Vedremo i progressi incontrati dalla lingua italiana nel tempo. Dapprima, studieremo come la lingua italiana è diventata nazionale. In seguito, vedremo le difficoltà incontrate. Infine, vedremo le diffcoltà che lei incontra ancora oggi.

La lingua italiana che conosciamo oggi viene di due scrittori : Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Sono « i padri della lingua italiana ». Questi due scrittori datano del Medioevo. Dante era un poeta e fu il primo che ha proposto di fare una lingua letteraria italiana. Volevo un’unità linguistica, culturale e nazionale. Ha detto questo nel suo testo De vulgari eloquentia (sulla retorica in volgare), scritto in latino. Il suo voto era sopprimere l’egemonia del latino definendo una lingua letteraria volgare, del popolo. Petrarca, anche lui, era un poeta. Le sue canzione e i suoi sonetti sono fra i più celebri della letteratura italiana, e la sua lingua è stata giudicata per secoli un esempio di perfezione da imitare. Questi due scrittori si ispirano dei differenti dialetti parlati in Italia e, soppratutto, del dialetto fiorentino. Alessandro Manzoni, un altro poeta fiorentino ha, anche lui, partecipato alla creazione di una lingua italiana nazionale. Ha suggerito al neonato Regno d’Italia di parlare « fiorentino » per « fare gli italiani ». Il suo manoscritto autografo è stato ritrovato nel 1868, su incarico del ministro della Pubblica Istruzione Emilio Broglio. L’italiano è stato quindi creato dagli scrittori che scrivevano nella lingua dei tescani. Eravano degli modelli per gli altri. Tuttavia, malgrado il fatto che ci fu molte persone che hanno operato per la creazione di una lingua nazionale, questo fu veramente difficile imporre questa lingua alla popolazione ricalcitrante.

A questa epoca, gli italiani parlevano un dialetto, secondo la loro regione. Le persone anziane non volevano imparare un’altra lingua. I giovani imparevano questa lingua grazie alla scuola. Tuttavia, la scuola fu obbligatoria veramente tardivamente. Una prima riforma è stata fatta nel 1861, rendendo la scuola elementare obbligatoria ma solo nel 1er biennio, ma non era bastando, per veramente imparare la lingua. Ha occorso aspettare 2007 per l’obbligo della scuola fino a 16 anni. Dunque, era veramente difficile, prima, imparare a parlare e scrivere italiano, essere coltivato. I giovani non mettevano i loro figli a scuola, o solamente fino a circa 10 anni, perché avevano bisogno di loro per il lavoro. Abbiamo studiato questo con un estratto del romanzo Padre Padrone. In questo documento, un romanzo autobiografico scritto da Gavino Ledda, abbiamo visto la storia del giovane Gavino, che il suo padre ha tolto da scuola, avendo bisogno di lui per lavorare. La mentalità dell’epoca era di favorire il lavoro, riportando degli soldi, all’educazione, giudicata inutile. La mancanza di istruzione era molto ricorrente, sopprattuti per alcune classi sociali, essenzialmente le classi lavoratori agricoli. Qui, il padre di Gavino è un padrone. Lui parla il dialetto e non ha imparato l’italiano perché non è andato a scuola, probabilmente portato via il suo padre, anche lui, quando era giovane. Possiamo dire che la TV agevola anche molto l’uso del Italiano e ha permesso la fine dell’alfabetizzazione. Tuttavia, tutta la gente non aveva la TV, all’epoca, perché costava molti soldi. Le persone andavano ai bar, dove c’era una TV per tutti. Ci erano anche delle lezioni d’italiano organizzate, che erano trasmesse alla TV per fare approfittare a tutti. Abbiamo studiato due delle queste lezioni, che erano fatte da Alberto Manzi. Ci erano soppratutto delle persone anziane. Possiamo dire che la scuola è veramente importante per l’apprendistato della lingua perché da a tutti i codici necessari per vivere nella società e capire come funziona. Inoltre, a scuola, è l’italiano e non il dialetto che è imparato.
Dunque, questo ha messo fine a l’uso del dialetto. Tuttavia, le difficultà non si fermano a questo.



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 29-03-2015 à 17:50:07 (S | E)
Ancora oggi, la lingua italiana incontra delle difficoltà. Particolarmente a causa del fatto che, oggi, ci sono sempre più giovani che usano delle abbreviazioni, per scrivere dei messaggini, dei sms per esempio, o ancora suoi blog... Scrivono sempre più velocemente, fanno molti errori. Questo può presagire delle consequenze negative per la lingua italiana e sul fatto che la gente parla dunque meno bene. Oggi, paragonato all’inizio del 20 secolo per esempio, i professori e, in generale, l’educazione nazionale, danno meno importanza agli errori a scuola. I dettati sono meno sanzionati, ci sono state delle reforme... Tuttavia, possiamo dire che le persone che sanno bene parlare, sanno anche bene scrivere e loro non possono essere manipolate e non possono parlare male dopo. Inoltre, alcuni persone usano delle abbreviazioni per scrivere più velocemente, durante le lezioni per esempio. Alcune persone fanno anche qualche errori, di tanto in tanto. Tuttavia, non possiamo dire che la lingua italiana è la vittima di queste persone e che lei subbisce delle difficoltà da questo. Ma, i giovani devono parlare e, sopprattuto, scrivere meglio perché, altrimenti, ci erano delle consequenze negative.Loro rippresentano il futuro.

Merci, j'ai essayé de corriger le plus de fautes possibles.



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de atwulf, postée le 29-03-2015 à 20:14:24 (S | E)
Première partie
Parlero accent della nozione d’idea di progresso studiando la seguente domanda : che possiamo dire dell’evoluzione della lingua italiana ?
Secondo la definizione del dizionario, un’idea è una rappresentazione astratta elaborata dal pensiero, da una persona, un oggetto o qualcosa di altro. È anche un modo personale di vedere il mondo o una cosa. Il progresso è il fatto di avanzare, di andare verso uno scalino più alzato mieux utiliser: alto, di stendersi, di accrescersi, in differenti tappe... Considerato come un attrezzo principale d’orientamento nella complessità del mondo, il concetto di progresso ha accompagnato i grandi momenti della Storia. Attraversa e urta le eredità e le tradizioni, trascinando una grande varietà di processo après "una grande varietà di" il faut un nom pluriel di evoluzione, così come delle resistenze di fronte al cambiamento. Vedremo i progressi incontrati dalla lingua italiana nel tempo. Dapprima, studieremo come la lingua italiana è diventata nazionale. In seguito, vedremo le difficoltà incontrate. Infine, vedremo le difficoltà che lei "lei" est un pronom personnel alors que le sujet est "la langue italienne", bien que langue vivante, elle n'est pas une personne donc il faut utiliser "essa" incontra ancora oggi.

La lingua italiana che conosciamo oggi viene di on dit venire da qcn/qqc due scrittori : Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Sono « i padri della lingua italiana ». Questi due scrittori datano le verbe "datare" n'est pas approprié dans ce cas, on peut utiliser tout simplement le verbe "essere" del Medioevo. Dante era un poeta e fu il primo che ha proposto di fare una lingua letteraria italiana. Volevo un’unità linguistica, culturale e nazionale c'est correct si vous citez les mots du poète, mais alors vous devez mettre ça entre guillemets; par contre si c'est vous qui disez: "il voulait etc." alors vous devez utiliser la 3e personne "voleva". Ha detto questo nel suo testo vous pouvez utiliser le mot "trattato" De vulgari eloquentia (sulla retorica in volgare), scritto in latino. Il suo voto dans ce cas vous devez traduire le mot "voeux" par "desiderio" era sopprimere l’egemonia del latino definendo una lingua letteraria volgare, del popolo. Petrarca, anche lui, era un poeta. Le sue canzione orthographe e i suoi sonetti sono fra i più celebri della letteratura italiana, e la sua lingua è stata giudicata per secoli un esempio di perfezione da imitare. Questi due scrittori si ispirano dei on dit ispirarsi a qqc differenti dialetti parlati in Italia e, soppratutto sopra + tutto = soprattutto, del dialetto fiorentino. Alessandro Manzoni, un altro poeta fiorentino "fiorentino" ça veux dire "di Firenze" alors qu'il était de Milan ha, anche lui, partecipato alla creazione di una lingua italiana nazionale. Ha suggerito al neonato Regno d’Italia di parlare « fiorentino » per « fare gli italiani ». Il suo manoscritto autografo è stato ritrovato nel 1868, su incarico del ministro della Pubblica Istruzione Emilio Broglio. L’italiano è stato quindi creato dagli scrittori che scrivevano nella lingua dei tescani. Eravano degli modelli per gli altri. Tuttavia, malgrado il fatto che ci fu le sujet est pluriel donc il faut accorder au pluriel molte persone che hanno operato per la creazione di una lingua nazionale, questo fu veramente difficile virgule ou deux points imporre questa lingua alla popolazione ricalcitrante.

À plus tard.



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de atwulf, postée le 30-03-2015 à 00:12:05 (S | E)
A questa epoca, gli italiani parlevano orthographe un dialetto, secondo la loro regione. Le persone anziane non volevano imparare un’altra lingua. I giovani imparevano orth questa lingua grazie alla scuola. Tuttavia, la scuola fu obbligatoria(2) veramente(1) tardivamente mieux: molto tardi. Una prima riforma è stata fatta nel 1861, rendendo la scuola elementare obbligatoria ma solo nel 1er en italien "primo" peut s'abréger "1°" biennio, ma non era bastando sufficiente, per veramente(2) imparare(1) la lingua. Ha occorso en italien on dit è stato necessario aspettare il 2007 per l’obbligo della scuola fino a 16 anni. Dunque, era veramente difficile, prima, imparare a parlare e scrivere italiano, essere coltivato pas approprié, en autre il faut utiliser le pluriel: essere "istruiti". I giovani non mettevano i loro figli a scuola, o solamente fino a circa 10 anni, perché avevano bisogno di loro per il lavoro. Abbiamo studiato questo con un estratto del romanzo Padre Padrone. In questo documento, un romanzo autobiografico scritto da Gavino Ledda, abbiamo visto la storia del giovane Gavino, che il suo padre ha tolto da scuola, avendo bisogno di lui per lavorare. La mentalità dell’epoca era di favorire il lavoro, riportando degli dando più importanza ai soldi, che all’educazione, giudicata inutile. La mancanza di istruzione era molto ricorrente, sopprattuti orth per alcune classi sociali, essenzialmente le classi la classe dei lavoratori agricoli. Qui, il padre di Gavino è un padrone. Lui parla il dialetto e non ha imparato l’italiano perché non è andato a scuola, probabilmente portato via il on dit: essere portato via da qcn suo padre, anche lui, quando era giovane. Possiamo dire che la TV agevola anche molto l’uso dell'Italiano e ha permesso la fine dell’alfabetizzazione. Tuttavia, tutta la gente non aveva la TV, all’epoca, perché costava molti soldi. Le persone andavano ai nei bar, dove c’era una TV per tutti. Ci C'erano anche delle lezioni d’italiano organizzate, che erano trasmesse alla TV per fare approfittare a tutti. Abbiamo studiato due delle di queste lezioni, che erano fatte da Alberto Manzi. Ci'erano soppratutto delle persone anziane. Possiamo dire che la scuola è veramente importante per l’apprendistato della lingua perché da ici c'est un verbe, donc: dà a tutti i codici necessari per vivere nella società e capire come funziona. Inoltre, a scuola, è l’italiano e non il dialetto che è imparato en italien on doit dire "insegnato".
Dunque, questo ha messo fine a l’uso del dialetto. Tuttavia, le difficultà orth non si fermano a questo.

Ancora oggi, la lingua italiana incontra delle difficoltà. Particolarmente a causa del fatto che, oggi, ci sono sempre più giovani che usano delle abbreviazioni, per scrivere dei messaggini, dei degli sms per esempio, o ancora suoi blog... Scrivono sempre più velocemente, fanno molti errori. Questo può presagire delle consequenze orth negative per la lingua italiana e sul fatto che la gente parla dunque meno bene. Oggi, paragonato all’inizio del 20 on écrit 20° ou XX et on dit dans les deux cas: ventesimo secolo per esempio, i professori e, in generale, l’educazione nazionale, danno meno importanza agli errori a scuola. I dettati sono meno sanzionati, ci sono state delle reforme orth... Tuttavia, possiamo dire che le persone che sanno bene(2) parlare(1), sanno anche bene (2) scrivere (1) e loro non possono essere manipolate e non possono parlare male dopo. Inoltre, alcuni "persone" est féminin persone usano delle abbreviazioni per scrivere più velocemente, durante le lezioni per esempio. Alcune persone fanno anche qualche errori "qualche errore" au singulier en italien, di tanto in tanto. Tuttavia, non possiamo dire che la lingua italiana è la vittima di queste persone e che lei subbisce orth delle difficoltà da per questo. Ma, i giovani devono parlare e, sopprattuto, scrivere meglio perché, altrimenti, ci erano mettre au futur delle consequenze negative. Loro rippresentano orth il futuro.

C'est à vous



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 30-03-2015 à 18:07:35 (S | E)
Parlerò della nozione d’idea di progresso studiando la seguente domanda : che possiamo dire dell’evoluzione della lingua italiana ?
Secondo la definizione del dizionario, un’idea è una rappresentazione astratta elaborata dal pensiero, da una persona, un oggetto o qualcosa di altro. È anche un modo personale di vedere il mondo o una cosa. Il progresso è il fatto di avanzare, di andare verso uno scalino più alto, di stendersi, di accrescersi, in differenti tappe... Considerato come un attrezzo principale d’orientamento nella complessità del mondo, il concetto di progresso ha accompagnato i grandi momenti della Storia. Attraversa e urta le eredità e le tradizioni, trascinando una grande varietà di processi di evoluzione, così come delle resistenze di fronte al cambiamento. Vedremo i progressi incontrati dalla lingua italiana nel tempo. Dapprima, studieremo come la lingua italiana è diventata nazionale. In seguito, vedremo le difficoltà incontrate. Infine, vedremo le difficoltà che essa incontra ancora oggi.

La lingua italiana che conosciamo oggi viene da due scrittori : Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Sono « i padri della lingua italiana ». Questi due scrittori sono del Medioevo. Dante era un poeta e fu il primo che ha proposto di fare una lingua letteraria italiana. Voleva un’unità linguistica, culturale e nazionale. Ha detto questo nel suo trattato De vulgari eloquentia (sulla retorica in volgare), scritto in latino. Il suo desiderio era sopprimere l’egemonia del latino definendo una lingua letteraria volgare, del popolo. Petrarca, anche lui, era un poeta. Le sue canzoni e i suoi sonetti sono fra i più celebri della letteratura italiana, e la sua lingua è stata giudicata per secoli un esempio di perfezione da imitare. Questi due scrittori si ispirano ai differenti dialetti parlati in Italia e, sopratutto, dal dialetto fiorentino. Alessandro Manzoni, un altro poeta, milanese, ha, anche lui, partecipato alla creazione di una lingua italiana nazionale. Ha suggerito al neonato Regno d’Italia di parlare « fiorentino » per « fare gli italiani ». Il suo manoscritto autografo è stato ritrovato nel 1868, su incarico del ministro della Pubblica Istruzione Emilio Broglio. L’italiano è stato quindi creato dagli scrittori che scrivevano nella lingua dei toscani. Erano dei modelli per gli altri. Tuttavia, malgrado il fatto che ci furono molte persone che hanno operato per la creazione di una lingua nazionale, questo fu veramente difficile (je voulais dire « cela fut vraiment difficile d’imposer cette langue...) imporre questa lingua alla popolazione ricalcitrante.



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 30-03-2015 à 18:09:10 (S | E)
A questa epoca, gli italiani parlavano un dialetto, secondo la loro regione. Le persone anziane non volevano imparare un’altra lingua. I giovani imparavano questa lingua grazie alla scuola. Tuttavia, la scuola fu molto tardi obbligatoria. Una prima riforma è stata fatta nel 1861, rendendo la scuola elementare obbligatoria ma solo nel primo biennio, ma non era sufficiente, per veramente conoscere la lingua. È stato necessario aspettare il 2007 per l’obbligo della scuola fino a 16 anni. Dunque, era veramente difficile, prima, imparare a parlare e scrivere italiano, essere istruiti. I giovani non mettevano i loro figli a scuola, o solamente fino a circa 10 anni, perché avevano bisogno di loro per il lavoro. Abbiamo studiato questo con un estratto del romanzo Padre Padrone. In questo documento, un romanzo autobiografico scritto da Gavino Ledda, abbiamo visto la storia del giovane Gavino, che il suo padre ha tolto da scuola, avendo bisogno di lui per lavorare. La mentalità dell’epoca era di favorire il lavoro, dando più importanza ai soldi che all’educazione, giudicata inutile. La mancanza di istruzione era molto ricorrente, sopratutto per alcune classi sociali, essenzialmente la classe dei lavoratori agricoli. Qui, il padre di Gavino è un padrone. Lui parla il dialetto e non ha imparato l’italiano perché non è andato a scuola, probabilmente portato via dal suo padre, anche lui, quando era giovane. Possiamo dire che la TV agevola anche molto l’uso dell'Italiano e ha permesso la fine dell’alfabetizzazione. Tuttavia, tutta la gente non aveva la TV, all’epoca, perché costava molti soldi. Le persone andavano nei bar, dove c’era una TV per tutti. C'erano anche delle lezioni d’italiano organizzate, che erano trasmesse alla TV per fare approfittare a tutti. Abbiamo studiato due di queste lezioni, che erano fatte da Alberto Manzi. C'erano sopratutto delle persone anziane. Possiamo dire che la scuola è veramente importante per l’apprendistato della lingua perché dà a tutti i codici necessari per vivere nella società e capire come funziona. Inoltre, a scuola, è l’italiano e non il dialetto che è insegnato.
Dunque, questo ha messo fine a l’uso del dialetto. Tuttavia, le difficoltà non si fermano a questo.

Ancora oggi, la lingua italiana incontra delle difficoltà. Particolarmente a causa del fatto che, oggi, ci sono sempre più giovani che usano delle abbreviazioni, per scrivere dei messaggini, degli sms per esempio, o ancora sui blog... Scrivono sempre più velocemente, fanno molti errori. Questo può presagire delle conseguenze negative per la lingua italiana e sul fatto che la gente parla dunque meno bene. Oggi, paragonato all’inizio del ventesimo secolo per esempio, i professori e, in generale, l’educazione nazionale, danno meno importanza agli errori a scuola. I dettati sono meno sanzionati, ci sono state delle riforme... Tuttavia, possiamo dire che le persone che sanno parlare bene, sanno anche scrivere bene e loro non possono essere manipolate e non possono parlare male dopo. Inoltre, alcune persone usano delle abbreviazioni per scrivere più velocemente, durante le lezioni per esempio. Alcune persone fanno anche qualche errore, di tanto in tanto. Tuttavia, non possiamo dire che la lingua italiana è la vittima di queste persone e che subisce delle difficoltà per questo. Ma, i giovani devono parlare e, sopprattuto, scrivere meglio perché, altrimenti, ci sarà delle conseguenze negative. Loro rappresentano il futuro.


Bonjour et merci encore une fois ! J'avais effectivement laissé beaucoup d'erreurs d'étourderie ...



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de atwulf, postée le 31-03-2015 à 02:02:14 (S | E)
Bravo. Ça va beaucoup mieux !
Voila ce qu'il faut corriger :

- Il y a une proposition, dans la 1ère partie, que vous même avez marqué en rouge dans la phrase :
Questi due scrittori si ispirano ai differenti dialetti parlati in Italia e, sopratutto, dal dialetto fiorentino.
En effet vous devez mettre "al dialetto fiorentino" comme on a mis "ai differenti dialetti".

- Dans la dernière phrase de la 1ère partie :
questo fu veramente difficile (je voulais dire « cela fut vraiment difficile d’imposer cette langue...) imporre questa lingua alla popolazione recalcitrante.
En italien on garde le sujet (imporre questa lingua alla popolazione recalcitrante) après le verbe, mais on ne met pas le pronom "cela" (questo) avant le verbe, ni le partitif "de" (d'imposer), donc : "fu veramente difficile imporre questa lingua alla popolazione recalcitrante."

- Dans la dernière phrase de la 2ème partie :
Ma, i giovani devono parlare e, sopprattuto (rappellez-vous : sopra + tutto = on redouble le seul "t" : soprattutto), scrivere meglio perché, altrimenti, ci sarà delle conseguenze negative.
Vous devez écrire : "ci saranno delle conseguenze negative" car le sujet "delle conseguenze negative" est au pluriel.

Ciao et bonne chance pour votre oral !



Réponse: [Italien]Oral bac idea di progresso de caminataure, postée le 31-03-2015 à 17:41:54 (S | E)
D'accord merci beaucoup!




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